venerdì 26 dicembre 2008

"Nocera Terinese. La storia è per pochi", di Raffaele Spada

NOCERA TERINESE - Ancora interrogativi sui ritrovamenti archeologici in località Timpa delle Vigne, da parte di uno storico e scrittore come Armando Orlando, il quale sollecita la Soprintendenza a sciogliere il silenzio su Nocera e su Terina. La notizia del ritrovamento di una tomba e di uno scheletro senza cranio, forse di un guerriero decapitato, come anticipato dal Quotidiano, nonché di un grosso medaglione e di altri reperti archeologici risalenti presumibilmente al IV-V secolo A.C., rinvenuti in località Timpa delle Vigne, nei pressi del fiume Grande e del torrente Sciabica, durante i lavori di ammodernamento del tratto autostradale tra gli svincoli di San Mango d'Aquino e di Falerna, ripropone la ricerca del sito dell'antica città magnogreca di Terina, condensata nel libro “Terina Temesa Nucria” di Adriano Macchione. Della necropoli in località Fabiano, poco più a nord diTimpa delle Vigne, secondo testimonianze del 1829 (l'essersi ritrovato nel cosi detto Piano di Fabiano un vasto e antichissimo cimitero, e moltissimi sepolcri particolari…); del sepolcro scoperto il 1970 in una campagna di S. Aloi (vicino Fabiano) e distrutto nel corso dei lavori di scavo, ad eccezione di una lucerna; delle tracce di un antico acquedotto affiorate lungo la vallata destra del fiume Casale, per portare l'acqua sul Piano di Tirena. Lo storico e scrittore Armando Orlando interviene così sulla presunta tomba del IV-V secolo a.C., rinvenuta in un territorio compreso tra gli svincoli autostradali di Falerna e San Mango, all'interno del quale il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio ed il Ministero per i Beni e le Attività culturali collocano «l'area archeologica di Terina, in Comune di Nocera Terinese, sottoposta a vincolo diretto e indiretto ai sensi della legge sulla tutela delle cose d'interesse artistico o storico ». «Ci hanno detto che Terina non è più nel territorio di Nocera Terinese, ma nella piana di Sant'Eufemia, che Mamertum non è più a Martirano ma ad Oppido Mamertina e che la mitica città fondata da Cleta non è più sul territorio di Cleto ma di Caulonia, come cittadino calabrese e come studioso sono consapevole che è difficile stabilire delle certezze, osserva ancora Orlando, perché allora provvedimenti ministeriali del 2002 parlano di “area archeologica di Terina nel comune di Nocera Terinese” ed invece un cartello stradale indica gli scavi archeologici di Terina lungo un rettifilo di Sant'Eufemia? In base a quali elementi si indica il sito di Sant'Eufemia Vetere e non più il Piano della Tirena?» Ed ancora. «Secondo la professoressa Giovanna De Sensi Sestito tutti i ripostigli dell'area di Sant'Eufemia hanno restituito monete di Terina più di ogni altro posto della Calabria, mentre Adriano Macchione scrive che nei ritrovamenti di monete nell'area di Sant'Eufemia la grande assente è proprio Terina, sottolinea Orlando, tutto ciò si verifica pure con il deposito del 1974, scoperto addirittura in località Iardini di Renda, nelle vicinanze del sito lametino ritenuto come quello in cui sorgeva Terina». Insomma gli chiediamo coma fa il cittadino, il turista, il visitatore a districarsi inquesto ginepraio a cui manca la versione ufficiale e definitiva, che dicono non arriva perché mancano i fondi necessari per ulteriori scavi? «Scegliere fra una tesi e l'altra non è agevole, restano però i ritrovamenti, gli indizi; ed è di questo bisogna parlare sui giornali, nei dibattiti, negli incontri pubblici, risponde Orlando, bisogna insistere presso la Soprintendenza e presso il Ministero dei beni archeologici, bisogna parlare di ciò che viene alla luce, perché solo così si prosegue il cammino lungo la strada che porta alla verità, e come dicono gli studiosi, la “prova definitiva” non c'è ancora». Secondo Orlando oggi questo cammino ci conduce sul Piano di Tirena, perché questa strada è indicata dalla storia, dai libri antichi, dalle mura, dagli acquedotti, dal passaggio della Via Popilia. Domani vedremo. Le domande non finiscono mai, ed Orlando si chiede ancora che fine faranno la tomba e gli altri reperti archeologici rinvenuti pochi giorni addietro nel corso dei lavori di ammodernamento dell'autostrada? Tutti, a questo punto, siaugurano «un intervento più deciso, e non burocratico, da parte degli amministratori locali».


(fonte: Il Quotidiano della Calabria, 21/12/2008)

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://vocedelreventino.wordpress.com/2009/02/25/la-storia-e-per-pochi/

http://vocedelreventino.wordpress.com/2009/02/23/spunta-una-tomba-con-lo-scheletro/