martedì 19 maggio 2009

'A Calabria è morta!



Un canto di rabbia, oscillante tra l'amore per la propria terra e la provocazione verso chi ne accetta, quotidianamente e passivamente, il logorio; un canto fatto di poesia ed immagine, diviso tra un'inveitabile delusione e un'indispensabile reazione.
'A Calabria è morta è tutto questo: è l'ultima fatica teatrale di Ernesto Orrico, attore cosentino, messa in scena grazie alla preziosa collaborazione in regia di Manolo Muoio.
“Non è solo un lavorare sul tema ‘ndrangheta, ma è tutto un arrovellarsi sulla malattia della mia terra – la mia regione, il paese in cui vivo - su una sorta di infezione perenne. Provo a immettermi su un sentiero che non vedo chiaramente ma che sta davanti alla mia vita teatrale/artistica. La questione per me è enorme, è complessa, è terribile, è disturbante”... Parola di Ernesto Orrico.
Vi proponiamo un significativo estratto della pièce.
'I chi vuliti parrà?
1.
Bombardare la magnagraecia
bombardare le vestigia
bombardare la battigia
inquinare inquinare inquinare
ogni chilo di sabbia
ogni chilo di terra
decapitare decapitare decapitare
ogni abitante dell'astronave
contaminare contaminare contaminare
ogni figlio di puttana di puttana
di puttana figlio di puttana che pontifica
rasserena spiega riannoda convince tenta
serra le fila chiama a raccolta e e e e e e e e e e.
2.
Ma adesso amici, cittadini, compagni, camerati, simpatizzanti
è tempo di ampliare il santuario
è tempo di asfaltare il parco naturale
è tempo di beatificare qualcuno, qualcosa
è tempo di far piangere madonne e nani da giardino
è tempo di consacrare ogni pezzo di ragione/regione/ragione
è tempo... fratelli! Di confessione.
3.
'A Calabria è morta!!!
'A Calabria è morta!!!
Festeggiamu! Festeggiamu!
Pasteggiamu! Pasteggiamu!
Coddramuni tuttu… coddramuni tuttu!
Coddramuni tuttu… coddramuni tuttu!
Strangogliapriaviti! Ciccitiaddri! Cuddruriaddri!
Milungiani! Pimmaduari! Citrulicchi!
Coddramuni tuttu coddramuni tuttu!
Coddramuni puru u sangu du muartu!
Coddramuni puru u sangu du puarcu!
'I chi voliti parrà?
Di sordi? Di squartamienti? Di piscinari? Di rifardi?
'I chi voliti parrà?
Di storie 'i resistenza? Di storie d'opposizione?
'I chi voliti parrà?
Di fimmine ca ciangianu figli scannati?
'I chi voliti parrà?
Di cumpari ca su cumpari di cumpari?
'I chi voliti parrà?
'I chi voliti parrà?
'I chi voliti parrà?

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