
A due anni dalla scomparsa, ricordiamo lo scrittore Enzo Siciliano, figlio di Calabria, uomo ed italiano illustre, pubblicando un articolo, apparso su "La Gazzetta del Sud" del 11 luglio 1996.
Quando fu il giorno della Calabria, il Signore fu preso da sonnolenza, di cui approfittò il diavolo per assegnare alla Calabria le calamità: dominazioni, terremoto, latifondo, fiumare, alluvioni, siccità, analfabetismo, gelosia, malavita, vendetta, onore, omertà, violenza, miseria, emigrazione. E, dopo le calamità, le necessità. “Questi mali debbono seguire la loro parabola, ma non impediranno alla Calabria di essere come io l’ho voluta: la sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto”
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