venerdì 5 novembre 2010
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Quando fu il giorno della Calabria, il Signore fu preso da sonnolenza, di cui approfittò il diavolo per assegnare alla Calabria le calamità: dominazioni, terremoto, latifondo, fiumare, alluvioni, siccità, analfabetismo, gelosia, malavita, vendetta, onore, omertà, violenza, miseria, emigrazione. E, dopo le calamità, le necessità. “Questi mali debbono seguire la loro parabola, ma non impediranno alla Calabria di essere come io l’ho voluta: la sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto”
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